Servizio ambulatoriale
La PCR è una proteina prodotta dal fegato ed immessa nella circolazione ematica. Dato che la concentrazione plasmatica di PCR aumenta nel giro di poche ore dall’inizio di una infezione, di conseguenza è particolarmente utile per monitorarne il decorso. Il dosaggio della PCR è quindi impiegato come marcatore di infiammazione sistemica. L’infiammazione gioca un ruolo chiave nella pato-fisiologia della malattia aterosclerotica e recentemente alcuni studi hanno dimostrato che la PCR potrebbe essere anche un indicatore di rischio cardio-vascolare in soggetti apparentemente sani. In tali soggetti però il livello di PCR è generalmente così basso che per il dosaggio è necessario un test particolarmente sensibile; questo test è chiamato PCR ad alta sensibilità o hs-CRP (High sensitivity C-reactive protein). L’esame viene effettuato tramite un semplice prelievo venoso. La PCR ad alta sensibilità è utilizzata per predire il rischio di malattie cardio-vascolari in soggetti sani unitamente ad altri marcatori quali il profilo lipidico. Un incremento dei livelli di PCR riflette semplicemente uno stato infiammatorio in corso; inoltre tale incremento non è specifico riguardo al sito d’infiammazione. Molti studi hanno focalizzato l’attenzione sulle malattie cardio-vascolari, ma recenti ricerche hanno dimostrato che avere valori di PCR vicini al limite superiore dell’intervento di riferimento può essere associato anche a malattie quali carcinoma del colon, complicanze del diabete e obesità.
Poiché la PCR è un marcatore di infiammazione sistemica, è importante che tutte le persone che si sottopongono a questo esame non abbiano infezioni o stati infiammatori in corso, per tale motivo, i pazienti con malattie infiammatorie croniche, come ad esempio l’artrite reumatoide, non devono sottoporsi al dosaggio della PCR ad alta sensibilità; in tali soggetti la concentrazione plasmatica di PCR potrebbe essere anche troppo alta perché possa essere determinata con il test della PCR ad alta sensibilità.
CHE DIFFERENZA C’E’ TRA IL TEST DELLA CRP E QUELLO DELLA PCR AD ALTA SENSIBILITA’ I due esami dosano la stessa molecola nel sangue ma la sensibilità dei metodi impiegati è differente. L’esame della PCR ad alta sensibilità è generalmente impiegato per valutare il rischio cardiovascolare in soggetti apparentemente sani e dosa la proteina in un intervallo di concentrazione compreso tra 0.5 e 15 mg/L. L’esame della PCR, invece è prescritto a pazienti che sono a rischio di infezioni batteriche o virali (come dopo intervento chirurgico) o a pazienti con malattie infiammatorie croniche (come l’artrite reumatoide) e dosano la proteina in un intervallo di concentrazione compreso tra 10 e 100 mg/L.